La sua arte è in grado di trasmettere un mondo personale talvolta complesso ma pieno di luci, di colore, di forza, anche di dolore ma soprattutto di speranza. Affine al surrealismo in alcune forme espressive, usa soprattutto le tecniche dell’olio su tela e dell’acrilico su legno, servendosi abilmente del colore e di immagini simboliche come tramite tra il mondo reale e quello onirico e metafisico.
Il superamento degli schemi accademici diventa necessario, affinché l’esprimere emozioni, attraverso il gesto pittorico a volte audace, sia in grado anche di provocarle. Il dinamismo ed il movimento si avvertono pressoché in ogni opera; la spinta verso il futuro scatena forse talvolta ansia, ma il percorso interiorizza i significati, non blocca il cammino.
Nata a Gorizia, vive ed opera a Monfalcone. Ha frequentato l’istituto d’arte di Gorizia, è stata allieva di Cesare Mocchiutti, Tino Piazza e Mario Palli.Attualmente insegna Arte e Immagine nella Scuola Secondaria di Primo Grado.
La sua carriera inizia da giovanissima, ha partecipato a numerose esposizioni.
Quando tutte le anime si erano scelte la vita, secondo che era loro toccato, si presentavano a Lacchesi. A ciascuno ella dava come compagno il genio che quella si era assunto, perchè le facesse da guardiano durante la vita e adempisse il destino da lei scelto.
E il daimon guidava l'anima anzitutto da Cloto: sotto la sua mano e il volgere del suo fuso, il destino prescelto è ratificato. Dopo il contatto con Cloto, il daimon conduceva l'anima alla filatura di Atropo per rendere irreversibile la trama del suo destino. Di lì, senza voltarsi, l'anima passava ai piedi del trono di Necessità.
Platone, Repubblica, X, 620 d-e